venerdì 29 giugno 2012

Team building parte II

Riprendiamo il tema del team building iniziato qui.



Durante il corso il formatore sfrutterà pratiche diverse (esperienze analogiche e metaforiche) da quelle solitamente svolte dai partecipanti, ma che avranno aspetti riconducibili alla quotidianità, allo scopo di far nascere il processo di collaborazione e di fiducia reciproca. Le attività possono essere le più varie, per esempio la barca a vela, la cucina, lo sport di squadra, etc. Il formatore utilizzerà lo svolgersi delle attività per commentare le situazioni e le dinamiche, per evidenziare le analogie e permettere al gruppo di apprendere dall’esperienza.
Il percorso formativo deve continuare e sopratutto radicarsi nella quotidianità,



perciò occorre programmare almeno due scadenze a distanza di un mese in cui il formatore aiuterà il gruppo a superare le eventuali difficoltà emerse e ad apprezzare i risultati ottenuti, che ci sono sempre. Nella vita di tutti i giorni spetterà al leader proteggere e far crescere il nuovo clima che si è creato. Il compito non è facile e il coaching ha lo scopo di sostenerlo in questo percorso, aiutandolo ad adottare comportamenti in linea con la nuova amalgama del gruppo.
Il luogo dove vivere l'esperienza formativa ha un ruolo fondamentale: portare il gruppo lontano dal posto di lavoro significa lanciare un messaggio implicito di fiducia e offrire la possibilità concreta di sperimentare in libertà. La residenzialità consente di aumentare la concentrazione sfruttando pienamente il tempo senza distrazioni. Inoltre la vicinanza fisica tra le persone aiuta ad abbattere le barriere di incomprensione e favorisce la simpatia comunicativa. Il gruppo prende coscienza delle sue nuove possibilità e verifica che queste sono legate alla collaborazione e alla fiducia reciproca.
Questa sensazione è entusiasmante. Il gruppo ora è pronto a rientrare in campo con la consapevolezza della propria forza.



Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...