giovedì 20 dicembre 2018

Nessuno lo farà al posto tuo

È arrivato il momento dei miei consigli di lettura in vista della pausa natalizia. Il libro di oggi, scritto da Marco Boschini, è “Nessuno lo farà al posto tuo.Piccolo ideario di resistenza quotidiana”. Il libro, edito della casa editrice Emi, fa parte della collana gli Infralibri di cui sentirete ancora parlare in quanto ricca di proposte interessanti.


Il testo si apre con l’introduzione di Einstein che vi riporto:
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d’uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è il merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla”. Albert Einstein

Con queste parole va il mio sincero augurio a tutti voi. Ci vediamo a gennaio.

giovedì 13 dicembre 2018

giovedì 6 dicembre 2018

Autodisciplina

A mio parere una abilità importante da sviluppare è l’autodisciplina. Non sempre sono riuscita a seguirla, ma quando ne ho avuto necessità mi è stata vicina come una cara amica, per questo oggi vorrei offrire qualche consiglio per arrivare ad acquisirla.

L’autodisciplina non riguarda solo la possibilità di controllare aspetti della propria vita, ma significa anche non mollare un obiettivo importante, vuol dire anche darsi delle priorità e seguirle.
Come tutti i percorsi di miglioramento anche questo dovrebbe Iniziare con piccole azioni. Per arrivare a una meta è necessario procedere a piccoli passi in modo da capire meglio ogni fase e metabolizzare i passaggi. In pratica si procede scegliendo un obiettivo e poi si applica l’attività per pochi minuti aumentando gradualmente. Ecco alcuni esempi. Vuoi seguire un programma di allenamento fisico? Per iniziare, pratica sport soltanto per 15 minuti ogni due giorni. Vuoi scrivere un libro? Decidi la struttura del libro e poi mettiti seduto alla scrivania e impegnati a scrivere le 3 frasi quotidianamente. Vuoi diventare più ordinato? Inizia a mettere in ordine per 5 minuti ogni giorno.


Ogni attività deve possedere di base una motivazione forte e positiva, ovvero dovete essere certi di volere quell’obiettivo e di non avere convinzioni contrarie. Una possibilità, infatti, per cui riteniamo di non riuscire ad applicare l’autodisciplina può essere connessa alla tendenza a evitare ciò che crea disagio. Questa situazione può portare le persone a non sperimentare nuove azioni e abitudini, ma a restare in una zona di comodità (comfort zone) e ad applicare alibi e scuse. È possibile, quindi, uscire gradualmente da questa zona acquistando progressivamente confidenza con le novità e diventando consapevoli dell’inquietudine che si prova ogni qualvolta si sperimenta qualcosa di nuovo e magari difficile.

Ho sperimentato cosa succede quando ci scoraggiamo perché non riusciamo a mantenere la nostra autodisciplina. Ci arrendiamo. Ma il fallimento ha un gusto nuovo: “ci ho provato” ed ora riprendo. Ho capito dove posso essere caduto e cerco di apportare degli aggiustamenti. Dimentica l’idea di dover essere perfetto e ricomincia con più passione.




giovedì 29 novembre 2018

Non solo il messaggio



"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio,
passa anche un supplemento di anima”
Henri Bergson


giovedì 22 novembre 2018

Sulla comunicazione

All'inizio della mia professione di formatore quando raccontavo a mia madre che sarei andata presso un’azienda a tenere un corso che riguardava la comunicazione lei mi guardava smarrita. Mi chiedeva: “Ma sono muti? Sono stranieri?”. Non riusciva a capire cosa dovessi spiegare per tre giorni su un argomento che, dal suo punto di vista, era conosciuto da tutti.
Comunicare con le persone rappresenta un’occasione costantemente attiva all’interno delle nostre quotidianità. Noi tutti “tentiamo di comunicare” durante tutta la nostra vita. Esiste differenza tra il messaggio che viene trasmesso e la ricezione del medesimo che, invece, indica se la comunicazione è effettivamente riuscita. Le difficoltà nascono dalle differenze tra ciò che vogliamo comunicare e l’interpretazione che il nostro interlocutore attua del nostro messaggio.


La comunicazione è composta da una parte verbale (le parole), una porzione non verbale (gesti, mimica facciale, movimenti fisici) e una quota paraverbale (tonalità, pause, volume di voce). Le componenti paraverbali e non verbali offrono il significato a ciò che viene enunciato ed esiste, inoltre, un influenzamento reciproco. Se non viene compreso cosa l’altro sta comunicando il rischio è di interpretare la comunicazione secondo il proprio punto di vista. In questi casi potrebbero emergere difficoltà di comprensione, quindi diventa necessario che chi parla raccolga il feed back dell’altro e aggiusti il suo messaggio, mentre chi ascolta ac-colga l’altro e cerchi di comprendere cosa sta davvero comunicando.

giovedì 15 novembre 2018

Un romanzo leggero

Oggi vi consiglio, diversamente dal solito, un romanzo. È un libro allegro e leggero che potrebbe anche far riflettere: Diego de Silva, Sono contrario alle emozioni,Edizioni Einaudi.


Una voce maschile capace di umiltà e autoironia.

giovedì 8 novembre 2018

Boss versus leader

Abbiamo già parlato delle caratteriste dei leader oggi vi mostro alcune illustrazioni bellissime ed esplicative!

 








Se volte leggere tutti gli argomenti scritti fin ora circa la leadership seguite il link qui.



Fonte: chiedo scusa ma non ho fonte e autore

giovedì 25 ottobre 2018

Novità…ancora!

Come sapete da alcuni anni mi occupo di coaching individuale e a seguito di varie richieste, alcune delle quali insistenti, ho deciso di offrirvi colloqui di coaching via Skype.


Sto lavorando in questo modo da alcuni mesi e mi trovo molto bene, anche se lo propongo soprattutto a persone che già conosco e non vivono nei pressi di Milano/Pavia.
Per chi fosse interessato scrivetemi via mail per qualsiasi informazione su modalità e costi.

giovedì 18 ottobre 2018

Cambiare prospettiva

Ho trovato sul Web questo splendido racconto, purtroppo non mi sono segnata autore e fonte, scusate!
Questo è un esempio lampante della possibilità che ognuno di noi possiede di cambiare punto di vista e di come sia un esercizio utile per vivere bene.


giovedì 11 ottobre 2018

Il nostro punto di vista





Coniglio o anatra? Oppure entrambi?
Settimana prossima una poesia esperimento che riguarda la possibilità di cambiare prospettiva!


giovedì 4 ottobre 2018

Yoga della risata di Elisa De Meo

Lo scorso fine settimana ho partecipato a un seminario di yoga della risata. Il corso è organizzato e tenuto da Elisa De Meo. Potete leggere la sua storia, i dettagli della sua proposta e il calendario dei prossimi corsi sul suo sito web qui.
Ho scelto di partecipare a questo corso come forma di aggiornamento continuo necessario al mio lavoro, per trovare nuovi input ed energia creativa e poi perché mi piace ridere (ormai lo sapete).

Mi sono sentita in parte “a casa”, infatti la teoria presentata includeva autori e contenuti simili a quelli che anch’io propongo sia durante il corso sull’umorismo sia all’interno del libro. Con gioia, però, ho fatto una scoperta incredibile che rappresenta una grande differenza con il mio percorso: a questo seminario si ride e si ride senza un motivo.
Così abbiamo trascorso due giorni guidati da una fantastica insegnante, a ridere ridere senza motivo. Spesso sono stati proposti esercizi che contribuissero alla risata, intervallati da esercizi di respirazione di derivazione yogica. Mi è piaciuto molto questo superamento del livello cognitivo, in quanto qui è il corpo che conduce. Gli esercizi proposti, inoltre, sono stati molto istruttivi. Tutto ciò che mi è piaciuto è anche ciò che ho imparato: abbandonare per qualche tempo la dominanza della mente. E ancora di più come sia fondamentale integrare mente e corpo all’interno del percorso sull’umorismo.
Le mie impressioni a caldo in un brevissimo video qui.


Ho intenzione di usare quello che ho imparato nella pratica del mio lavoro, per esempio desidero proporre alcuni esercizi di risata senza senso e senza stimoli al prossimo corso sull’umorismo. Penso che questo permetterà di utilizzare il proprio corpo in modo più flessibile. Ci potranno essere imbarazzi e riserbi, ma mi auguro di poter far superare la timidezza iniziale per ridere usando il corpo e non la mente cognitiva.
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