venerdì 26 gennaio 2018

Il lavoro individuale di coaching


Qualche anno fa credevo che il lavoro individuale fosse più noioso delle attività che si svolgono all’interno di in un gruppo. Oggi, invece, non la penso più così. Il lavoro individuale richiede di attivare molta creatività per riuscire a trovare gli stimoli adatti al cliente che vadano nella direzione dell’obiettivo prefissato. È un lavoro che spesso si intreccia con la storia personale e con l’influenza delle persone nella vita del cliente. Una parte interessante, a mio avviso, consiste nel cogliere le convinzioni limitanti del cliente per aiutarlo a scoprire nuove opportunità e la sfida è imparare a non indicare la via, ma alimentare l’apertura dei suoi punti di vista su differenti prospettive. Queste possibilità rendono gli incontri carichi di energia e vitalità.

venerdì 19 gennaio 2018

Sentieri e coraggio


La vera moralità non consiste nel seguire il sentiero battuto, ma nel trovare la propria strada e seguirla coraggiosamente

Mahatma Gandhi

martedì 16 gennaio 2018

Un pensiero per Manuela Maria Minaldi

Oggi se ne è andata una grande donna e una profonda amica che ho avuto il piacere di conoscere e con cui ho avuto l’onore di condividere aspetti professionali e privati.

Manuela Maria Minaldi ci ha lasciato. 

Un abbraccio Manuela, sono felice di averti conosciuta.

venerdì 12 gennaio 2018

Come intendo il coaching e quale percorso propongo

Nonostante se ne senta parlare con sempre maggiore frequenza, al termine “coaching” vengono attribuiti significati diversi a volte anche contrastanti.
Per quanto mi riguarda quando propongo il coaching intendo una consulenza individuale basata sul processo e orientata allo sviluppo Questa forma di consulenza mira a mettere nelle condizioni una persona (coachee) di migliorare una performance o risolvere un problema utilizzando il potenziale che già possiede ma che non riesce ancora a esprimere e sfruttare.

Ne ho già trattato all’interno di questo blog, ma credo sia importante ripetere che perché la relazione tra coach e coachee sia feconda, il coachee deve «rinuciare alle soluzioni rapide, deve immettersi in processi incerti, sopportare le imponderabilità, imparare a valutare la situazione del “non so ancora” e avere fiducia che dal caos emerga la soluzione che cerca» (W. Looss).


Per quanto riguarda il percorso di coaching, nel rapporto con il coachee, in relazione ai bisogni e alle situazioni che mano a mano emergono, il coach può mettere in atto diversi processi, per esempio:

a. alleggerire il carico emotivo collegato a una situazione problematica
b. mettere ordine (uscita dallo stato confusivo, verso una riorganizzazione della mappa percettiva)
c.  offrire feedback
d. fornire occasioni di apprendimento (spiegare e informare)
e. elaborare piani d’azione

La conclusione del processo implica la valutazione globale del percorso fatto, la verifica dei risultati ottenuti e l’analisi dello scarto dalle aspettative iniziali. 
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...