venerdì 29 aprile 2016

Trasmettere emozioni

La capacità di emozionare è considerata l’eccellenza nella comunicazione e nelle relazioni, e questo vale ancor di più per chi parla in pubblico e per chi svolge un ruolo manageriale.


Durante le presentazioni di stampo professionale dovremmo essere capaci di trasmettere divertimento, gioia e pathos, in modo da suscitare attenzione e cercare di lasciare un ricordo importante. Anche durante gli incontri faccia a faccia il saper suscitare sentimenti profondi crea un contatto intenso e intimo, quindi è bene entrare in sintonia con il nostro interlocutore.
Per alimentare il contatto con gli altri occorre conoscere il più possibile chi vi ascolterà e cercare di sapere quali emozioni saranno migliori per quel tipo di pubblico, in modo da selezionare le più adatte. Successivamente sarà necessario imparare come si trasmettono queste emozioni, ma è bene ricordare che a volte sarebbe meglio evitare ciò che non padroneggiamo  con sicurezza perché il risultato potrebbe essere “catastrofico”.

venerdì 22 aprile 2016

Breve video: cos'è la PNL?

A marzo ho tenuto un corso a Caserta, presso il Business center Tamarìn, dove è stato creato un breve video di introduzione alla PNL


Grazie a tutti i colleghi e amici che l'hanno realizzato.

venerdì 15 aprile 2016

Emozioni e intelligenza


“Non vi è intelligenza senza emozione. Ci può essere emozione senza molta intelligenza, ma è una cosa che non ci riguarda.” 

venerdì 8 aprile 2016

Emozioni e ragione

Proseguiamo nella trattazione del tema delle emozioni, iniziando a tratteggiare velocemente le principali famiglie in cui è possibile classificarle in modo schematico.

Collera: furia, sdegno, risentimento, ira, esasperazione, indignazione, irritazione, animosità, fastidio.
Tristezza: pena, dolore, cupezza, malinconia, disperazione, depressione.
Paura: ansia, timore, preoccupazione, tensione, spavento, terrore.
Gioia: felicità, godimento, contentezza, beatitudine, divertimento, estasi, soddisfazione, euforia, esaltazione.
Amore: accettazione, benevolenza, gentilezza, fiducia, affinità.
Sorpresa: stupore, meraviglia.
Vergogna: imbarazzo, rammarico, mortificazione, colpa.


Ci sono le emozioni e c’è il pensiero, c’è la vita emozionale e quella della ragione e solo nella misura in cui l’una e l’altra concordano e si conciliano, è possibile avvicinarsi alla conoscenza di se stessi e ai problemi esistenziali senza eccessivi squilibri. Riconoscere l’importanza conoscitiva delle emozioni non significa negare il senso e il valore della ragione. Non c’è, del resto, un pensiero che possa fare a meno di una dimensione emozionale perché la ragione astratta riesce a cogliere solo alcuni aspetti del reale e non vede altri elementi che, nondimeno, sono parte integrante del modo di vivere e di sentire di ciascuno di noi.
Per queste ragione, a mio parere, diviene importante cercare di essere il più possibile consapevoli delle proprie emozioni.

venerdì 1 aprile 2016

Vedere attraverso le emozioni


“L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni, e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi.” Kahlil Gibran
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