venerdì 29 luglio 2016

Buon agosto a tutti

Come ogni anno il blog chiude per una meritata pausa estiva e, come da tradizione, vi offro un consiglio di lettura per questo torrido agosto 2016.

Ermanno Bencivenga, professore di filosofia all’università della California a Irvine, ha scritto un intrigante libro di favole, trovando un modo originale, secondo me, di trattare di filosofia attraverso favole molto creative. Lo consiglio sia a tutte le persone curiose sia ai formatori, che potranno trovare anche possibili metafore da utilizzare in aula.
Il libro, dunque, è La filosofia in quarantadue favole, Oscar Mondadori.

Buon agosto a  tutti, ci vediamo a settembre!

venerdì 22 luglio 2016

Apprezzamenti


«Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. 
Preoccupati se tu non apprezzi te stesso» 
Confucio

venerdì 15 luglio 2016

Autostima: percorso per trovarla

Come scritto precedentemente il percorso verso una buona autostima è connesso a una buona dose di consapevolezza. È necessario incominciare ad intraprendere un viaggio interiore, per scoprire qualità nascoste che spesso non riconosciamo a noi stesse.
Solo grazie alla  consapevolezza  del nostro valore si innesta e cresce il nostro potere. 


Un potere che si traduce in coraggio e capacità  di comunicare, capacità di strutturare le relazioni in modo più equilibrato e più ecologico.
È importante imparare a divenire consapevoli dei propri bisogni, dei propri desideri e abbandonare un modello di perfezione che non ci permette di accettare i nostri difetti.
Un percorso che ci porti a riconoscere e ascoltare le nostre sensazioni ed emozioni, di riappropriarsi di sogni e desideri a volte dimenticati.
Riappropriarsi della propria creatività e della leggerezza di una visione più umoristica.
L’autostima parte, dunque, dal centro più autentico e profondo di noi stesse.

venerdì 8 luglio 2016

Autostima


«Nessuno può farvi  sentire inferiori  senza il vostro  assenso» 
Eleanor Roosevelt 

venerdì 1 luglio 2016

L’autostima femminile

L’immagine che ognuno ha di sé è sviluppata e costruita attraverso la propria vita ed è influenzata da contesto culturale, famiglia, esperienze e significati attribuiti alle esperienze. Per capire la stima che ognuno ha di sé stesso, però, occorre operare un percorso di consapevolezza.
James Hillman, nella  teoria della ghianda spiega come ognuno di noi venga al mondo con un senso, una ragione di vita, dunque, secondo questa prospettiva, sarebbe necessario ritrovare la propria via e portare a compimento il senso della propria vita, ovvero imparare a riconoscere la propria vocazione e divenire consapevoli di sé.

L’autostima è intrecciata con il carattere e la personalità, e prende forma da successi e insuccessi che ognuno vive nel corso della propria esistenza, soprattutto da come sono interpretate le esperienze. L’esperienza di attaccamento infantile e come le persone si sono sentite amate durante l’infanzia imprimono un segno importante che accompagnerà l’individuo lungo tutta la vita segnando anche le relazioni affettive. L’autostima riguarda, quindi, anche le relazioni interpersonali, quanto gli altri rimandano in termini di consensi e rifiuti in termini generali.
Ciò che è caratteristico nell'universo femminile dell’autostima è il bisogno alla “relazione” in base al quale ognuno percepisce il proprio valore solo, appunto, se in relazione a qualcun’altro.

Vi sono, quindi, alcune differenze tra uomo e donna, per quanto concerne l’autostima, soprattutto rispetto alla relazione con l’altro, infatti, generalizzando, l’uomo tende a mettere al primo posto l’autonomia, mentre la donna la relazione.


L’importanza posta alla relazione può comportare, per la donna, il rischio della perdita di sé, arrivando a confondere il propri io con l’altro e questo potrebbe rendere difficoltoso rientrare nei confini dell’individualità, riprendere contatto con i propri bisogni e vivere la propria identità come soggetto autonomo.
Non sono convinta che queste differenze oggi siano ancora presenti nelle nuove generazioni. Mi sembra che le donne abbiano acquisito maggiore autonomia dalla relazione e gli uomini, invece, maggiore incertezza.
Rimane, a mio parere, una diversità emotiva che sarebbe meglio approfondire e conoscere per poter aiutare ad accrescere la propria consapevolezza verso la serenità.

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